MILANO NUOVE NORME SULL AFFITTO CASE VACANZE TRA PRIVATI

Airbnb, affitti turistici nuove norme

Il Consiglio Regionale della Lombardia, nell’ultima seduta della X Legislatura, ha approvato a larga maggioranza (46 voti favorevoli e 3 astenuti) l’istituzione e previsione del Cir – Codice identificativo di riferimento (corrispondente al numero di protocollo rilasciato dal Comune allatto della registrazione dell’attività) – per gli annunci turistici di case vacanza e affitti tra privati.
 L’obbligo di indicare il Cir entrerà in vigore a partire dal 1° settembre ed entro il 30 giugno la Giunta regionale disciplinerà gli aspetti tecnici. Grande soddisfazione da parte di Confcommercio Lombardia e di Apam, l’Associazione albergatori di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza per l’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, della modifica alla normativa sul turismo che istituisce un ‘Codice identificativo di riferimento’ per gli annunci turistici di case vacanza e affitti tra privati.
“L’introduzione del Codice identificativo rappresenta un ulteriore punto di forza per contrastare l’abusivismo e agevolare i Comuni nei controlli degli annunci, online e offline, di turismo in appartamento” ha commentato Renato Borghi, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia. “Ringraziamo le forze politiche: hanno colto la sensibilità espressa anche dai nostri operatori che rispecchia i contenuti di una nuova legge sul turismo all'avanguardia fortemente voluta dall'assessore Mauro Parolini”. “Siamo certi – ha proseguito Borghi - che con quest’ultimo tassello, che completa il positivo lavoro normativo, di programmazione e sviluppo attuato dalla Regione in questa legislatura, si realizzeranno tutte le condizioni per un’offerta turistica ancora più di qualità e per un mercato trasparente nell'interesse degli oltre 16 milioni di turisti che ogni anno visitano la Lombardia”.

“Con il Codice identificativo ci saranno più garanzie per i turisti che avranno un prodotto ricettivo in linea con gli standard indicati dalle legge regionale. E, in generale, i cittadini si sentiranno più sicuri perché l’attività extralberghiera sarà più trasparente e verificabile.  La sharing economy dev’essere affidabile e sostenibile per tutti – ha spiegato Fabio Primerano, della Giunta di Apam, che nell’Associazione albergatori milanese segue con attenzione questo tema analizzando le esperienze internazionali – restiamo perciò sorpresi quando leggiamo che Airbnb considera questo Codice inutile ed un ostacolo per l’ospitalità in appartamento. A San Francisco lo stesso fondatore di Airbnb aveva sollecitato a registrarsi e ad adeguarsi alle leggi”.
 L’approvazione del Codice identificativo per gli appartamenti turistici è un esempio efficace di questa collaborazione con le istituzioni per promuovere e sviluppare un turismo nel rispetto delle regole e, in sicurezza e armonia, compatibile con lo sviluppo del territorio”.

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