LA RIFORMA DEL CATASTO AI NASTRI DI PARTENZA
L’aggiornamento delle rendite catastali punta ad una maggiore equità e ad un riequilibrio del prelievo allineando i valori catastali a quelli di mercato.
Il DEF 2017 dovrebbe contenere il nuovo piano di Riforma del Catasto, dando seguito a quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza 2016 (attuazione entro il 2018). La Riforma del Catasto si prefigge di aggiornare le rendite catastali degli immobili, non più determinate dal numero di vani ma dei metri quadri, scelti come criterio più adatto a misurarne le reali dimensioni e a riflettere maggiormente il valore di mercato. Gli altri criteri di valutazione: stato di conservazione, infrastrutture vicine, quartiere.
L’aggiornamento delle rendite catastali punta ad una maggiore equità e ad un riequilibrio del prelievo allineando i valori catastali a quelli di mercato, che però andrà accompagnato anche da un intervento di “manutenzione” del federalismo fiscale.
Gli aumenti maggiori interesseranno gli immobili ubicati in grandi città come Roma, Milano, Venezia e Napoli, dove i valori delle abitazioni di categoria A/2 saranno tra il 200% e il 300% più alti rispetto ai valori attuali.
Mentre le cose miglioreranno per i proprietari di immobili situati in provincia, in periferia o lontani dalle città.
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